Nell’organizzazione, fondamentalmente, tutto è teso a salvaguardare, o generare, tempo. Anche quando ci occupiamo di spazio, in realtà ci occupiamo di tempo; liberare lo spazio equivale a velocizzare il riordino o le pulizie, avere un posto per ogni cosa ci permette di riuscire a usare quello che ci serve al momento giusto. In pratica, l’organizzazione sta al tempo come la pietra filosofale al normale metallo.
Tutti conoscono il detto “Il tempo è denaro”, ma io direi che oggi è vero piuttosto il contrario: non è più il denaro a muovere la nostra economia, ma il tempo.
Ci hai fatto caso? Da qualche anno è tutto un proliferare di nuove attività che fondano il proprio successo economico sulla possibilità di comprare tempo, sotto forma di servizi, in cambio di denaro. Sto parlando di take away, ormai sempre più specializzati e personalizzati, servizi di delivery sia per mangiare che per la spesa di casa, palestre che promettono risultati in un terzo del tempo al doppio di un normale abbonamento, parrucchieri, estetiste e in genere qualsiasi attività economica aperta in pausa pranzo o in orario serale/notturno.
E’ in corso un ribaltamento del concetto di “costo”: mentre una volta beni e servizi erano valutati in base alla qualità delle materia prima, della lavorazione o del costo orario, quindi in base alle leggi del mercato e dal punto di vista del produttore, ora sempre più spesso la valutazione viene effettuata dall’acquirente in base al tempo risparmiato/guadagnato rispetto al fai da te. Mi spiego meglio: supponiamo che compri un pantalone e che abbia bisogno di accorciarlo. Supponiamo anche che la sarta per fare un orlo mi chieda 10 euro. Il prezzo è giusto?
Se valuto questo costo dal punto di vista della sarta possiamo al limite stabilire se il prezzo è in linea o meno col mercato, ma è indubbio che se l’orlo lo dovessi fare io che non sono capace, ci metterei almeno il triplo del tempo con il rischio anche di rovinare il capo. Per capire se 10 euro per un orlo sono tanti o pochi, lo valuto quindi in base a quanto tempo guadagno: per 10 euro ho comprato due ore di tempo, il tempo che probabilmente ci metterei io per fare un orlo. Per me, che non so cucire e sono spesso di corsa, il prezzo è molto conveniente!
Sono certa che se ragionassimo più spesso in questo modo, lasciando fare a ognuno il proprio mestiere, l’economia e la vita in generale girerebbero cento volte meglio.
Il tempo quindi è la vera ricchezza. Le attività time consuming (i social, il cellulare prima di dormire, la maratona di telefilm davanti alla tv, l’inutile burocrazia ecc.), sono come un buco nelle tasche, soldi che cadono a terra, puro spreco.
Non per questo dobbiamo però riempire di attività ogni singolo momento, ma dobbiamo fare in modo che ogni singolo momento valga. Un’ora passata a discutere con persone da cui non imparo nulla, è tempo perso. Un’ora passata a fare una passeggiata sulla spiaggia ad assorbire sensazioni, luci, suoni, colori che hanno reso quell’ora ora un’esperienza, equivale a comprare un’opera d’arte. Un “tempo di valore” che rimane nella mia anima e al quale mi posso sempre rivolgere per ricaricarmi e arricchirmi di sensazioni, di Vita!
Il tempo è come il denaro, ma il denaro non vale tanto quanto il tempo: i soldi che ho prestato un giorno mi verranno restituiti, il mio tempo invece non tornerà e l’unica cosa che importa è fare “buoni investimenti”.
E quando “spendo” quella moneta per comprare qualcosa di unico, che riempie la mia vita e quella delle persone che amo, è come se vincessi la lotteria tutte le volte.
Che rapporto hai con il tempo? Hai mai pensato di rivolgerti a un “consulente del tempo” come ti rivolgeresti a un consulente finanziario? Parliamone nei commenti!